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Backstage dello spot per “Io sono Friuli Venezia Giulia”

Una delle mie esperienze lavorative più belle del 2020 è stato sicuramente lo spot che ha visto valorizzare la mia amata Regione e le sue eccellenze.

Ho seguito infatti fin dalla sua nascita, il marchio collettivo “Io Sono FVG”, che si propone di valorizzare i prodotti tracciabili delle aziende sostenibili della Regione Friuli Venezia Giulia, in particolare in uno dei periodi più difficili dell’ultimo secolo.

In un momento storico senza precedenti, che ci ha visti più divisi che mai, è nato un progetto mira ad unire le aziende del territorio, per dare forza all’economia di una regione che non si arrende mai.

Il messaggio che si è voluto trasmettere è quello che tutti noi possiamo essere protagonisti della filiera produttiva di ciò che acquistiamo, scegliendo nella spesa quotidiana di premiare le imprese del territorio che sostengono i principi di trasparenza e si impegnano nella sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Sono stata quindi chiamata per creare uno spot in grado di veicolare questo progetto e i valori di cui si fa portavoce. Accompagnata e supportata dal mio collaboratore Federico D’Avella, ho delineato uno storyline in grado di esprimere i concetti cardini del marchio. Abbiamo poi scelto di rappresentare tutto il Friuli anche visivamente, grazie all’ospitalità di alcune realtà friulane sparse in tutta la Regione.

Ritenendo di dover accompagnare quelle splendide immagini ad un testo, mi sono occupata personalmente del voice over. Ho infatti aperto il cuore per scrivere qualcosa di emozionale, culminando con quello che è diventato poi lo slogan ufficiale del marchio: “Perché se è vero che siamo quello che mangiamo, io sono Friuli Venezia Giulia”.

Lo spot “Io sono Friuli Venezia Giulia”

“Quando acquistiamo “io sono fvg” non scegliamo un semplice prodotto del Friuli Venezia Giulia. Decidiamo di sostenere un’intera filiera.

Investiamo sulle risorse che la nostra Terra ci dona, sulla conoscenza e l’esperienza di chi la lavora con amore, ripetendo gesti tramandati di generazione in generazione.

In questo modo mettiamo al primo posto chi si impegna nella sostenibilità, consapevoli così di tutelare il nostro territorio. Con la nostra scelta diventiamo parte attiva nella diffusione di quei valori che da sempre contraddistinguono la nostra gente.

Sosteniamo le eccellenze della nostra Regione che si impegnano a rispettare alti standard riconosciuti e verificati di tracciabilità.

Dichiariamo di essere orgogliosi di far parte di una comunità che vive in una terra piccola, ma ricca di persone, risorse, qualità, sapere e tradizioni. Diventiamo protagonisti di un patrimonio enogastronomico unico al mondo.

Scegliamo di essere presenti. Scegliamo di essere.

Perché se è vero che siamo quello che mangiamo, io sono Friuli Venezia Giulia.”

Il reportage fotografico “Io sono Friuli Venezia Giulia”

Nel corso delle riprese, mi è stato affidato il compito di effettuare anche un reportage fotografico delle varie realtà. Il nostro intervento e lavoro volutamente non ha interrotto la produzione delle varie aziende, le quali sono state colte nella loro quotidianità. In questo modo abbiamo potuto raccogliere delle vere testimonianze. Mi sono sentita particolarmente onorata di poter assistere questo tour: spesso non conosciamo o ci dimentichiamo dei processi che portano le eccellenze del nostro territorio sulla nostra tavola.

Mi piace sempre riflettere su quanta dedizione, costanza, impegno e studio ci vogliano per raggiungere dei buoni risultati. E soprattutto quanta ambizione per prefissarne altri sempre più alti. Infatti, come già precedentemente accennato, tutte le imprese agroalimentari che vogliono ottenere il Marchio “IO SONO FVG”, intraprendono un percorso di miglioramento della loro sostenibilità a tutto tondo: ambientale, economica e sociale.

Volendo rappresentare il Friuli Venezia Giulia in tutti i suoi ingredienti, ma non avendo umanamente il tempo necessario per raccogliere ed esprimere immagini di tutte le numerose realtà della Regione, sono stati scelti alcuni dei prodotti cardine per cui la nostra Terra viene ricordata, in base alla disponibilità.

Ricordo ancora la prima tappa: la Malga Montasio. Proprio qui, nel cuore dell’Altipiano del Montasio, le mani esperte dei casari danno forma al formaggio Dop PDM (Prodotto della Montagna). Questo formaggio alpino è una espressione autentica del territorio e dell’ambiente in cui nasce.

Ad attenderci il casaro Ranieri, il quale fin da subito si è dimostrato innamorato della sua arte a cui ha dedicato la vita: a partire dal latte, davanti ai nostri occhi ha ripercorso con i sapienti movimenti delle mani le fasi principali della creazione delle forme di formaggio.

Terminata la visita, abbiamo vissuto l’esperienza disponibile da quest’anno del picnic all’aperto, gustando del buon formaggio.

Se si parla di Friuli Venezia Giulia, non si può non evocare l’immagine di un bel piatto di prosciutto crudo e di salumi da gustare in compagnia, accompagnato da un buon calice di vino o birra. Un valore che anche qui abbiamo sentito sottolineare è senz’altro la stagionalità.

Non dimentichiamoci che le nostre eccellenze sono frutto di lavoro costante in tutto l’anno e che seguono le fasi di maturazione dettate dalla natura stessa. Quest’ultima deve infatti essere rispettata. La stessa parola “coltivazione” ci suggerisce il suo significato: porta in sé il valore della cura di un terreno.

Nel testo del video ho voluto sottolineare che le eccellenze del territorio sono anche le stesse persone che lo vivono. Siamo infatti ricordati come abili e instancabili lavoratori, e questa grande dedizione che ci caratterizza porta sempre grandi risultati.

Lo spot ha coinvolto una delle personalità di rilievo nello scenario eno-gastronomico della Regione, scelto anche come testimonial del progetto “Io sono Friuli Venezia Giulia”. Sto parlando di Emanuele Scarello, chef del ristorante stellato Agli Amici. 

Ci ha accolto nel suo ristorante, dandoci subito prova della sua creatività, oltre che bravura. Ci ha infatti preparato un curioso piatto, richiamando visivamente uno dei simboli della cucina italiana, utilizzando solo delle gambe di zucchine.

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