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Che cosa sono gli “stop motion”?

Una delle caratteristiche richieste in un creatore di contenuti è sicuramente la creatività. In parte, questa può essere considerata una abilità che tutti possono migliorare, grazie a differenti tecniche creative per produrre idee. Come professionista che ama profondamente il suo lavoro, sono sempre alla ricerca di nuove tecniche che rendano i contenuti originali: diventano una scusa per imparare e crescere, ma anche per divertirsi. Dopotutto, come diceva Einstein, “creativity is intelligence having fun”.

Volevo condividere con voi una di queste, in grado di stimolare fantasia e rendere più interessanti e dinamici i contenuti.

Lo stop motion è una tecnica utilizzata per dare vita a oggetti statici sullo schermo. Questa tecnica di animazione può essere riassunta come una serie di fotografie messe in sequenza, dove alcuni oggetti vengono spostati  progressivamente e ripresi fotogramma per fotogramma.

Cosa significa stop motion?

Stop motion è un termine che si riferisce alla simulazione del movimento di un oggetto, resa grazie alla proiezione di una serie di fotogrammi in cui è colto in diverse posizioni.

Un po’ di storia dello stop motion

La tecnica dell’animazione in stop motion non è una novità: è vecchia quasi quanto i primi film. I registi avevano infatti bisogno di un metodo per animare gli oggetti sullo schermo, per cui hanno ideato un procedimento che ancora tutt’oggi non è cambiato nelle sue fasi.

Storicamente quindi lo stop motion è una delle più antiche forme di animazione: nata nel 1850, è diventata poi molto famosa perché dava la possibilità di fondere fantasia e vita reale nell’ambiente cinematografico. 

Alcuni film, come l’originale King Kong (1933), La sposa cadavere di Tim Burton (2005) e Star Wars hanno fatto un uso massiccio dell’animazione in stop motion, utilizzando miniature e pupazzi molto maneggevoli.

Lo stop motion, fino ad una ventina di anni fa, era quindi l’unico modo per dare vita sullo schermo a oggetti che non potevano muoversi da soli. Rimasta rilevante nel mondo cinematografico fino agli anni ’90 e 2000, questa tecnica ha poi passato il testimone ai computer e a software moderni.

L’avvento delle immagini generate al computer ha rimosso l’animazione in stop motion dal mainstream, ma per il suo effetto unico e realistico (poiché nelle riprese vengono utilizzati materiali reali) è ancora ampiamente utilizzato in film artistici e cortometraggi. Per la sua originalità ha conquistato invece un altro ambito: la pubblicità. Lo stop motion, infatti, come qualsiasi altro tipo di animazione, può essere utilizzata in modo creativo non solo per film, ma anche commercialmente.

Perché scegliere lo Stop-Motion per la creazione dei tuoi contenuti?

La caratteristica che amo di più degli stop motion è che si può essere creativi senza limiti. Ci si può sbizzarrire incorporando semplicemente foto reali, oppure con un po’ di esercizio, si può arrivare a creare trucchi magici di illusione ottica e dare vita persino a illustrazioni e scritte.

Questa tecnica può essere utilizzata con successo per raccontare storie in maniera dinamica, che altrimenti potrebbero essere complesse, impegnative o noiose da raccontare.

Come creare degli Stop-Motion per la tua attività

Stai pensando di integrare alcuni contenuti stop motion nella tua strategia social? Ecco i cinque punti chiave per iniziare a crearli.

1) Attrezzatura. Per iniziare non hai bisogno di attrezzature costose. Ti basterà un dispositivo in grado di scattare foto e una struttura che permetta a quest’ultimo di rimanere stabile.

2) L’illuminazione. Puoi avvalerti di qualsiasi tipo di luce, anche quella naturale. Evita però che si verifichino in fase di ripresa sbalzi di luminosità: non posizionarti in luoghi dove nuvole o altri oggetti esterni possano creare dei giochi di ombre sul set delle riprese.

3) Individua gli oggetti e i personaggi che vuoi usare nella tua animazione. Inserisci elementi nella scena che possano muoversi o evolversi, come oggetti componibili. Ti consiglio di iniziare con dei progetti semplici, ad esempio potresti mettere in scena un’arancia che si sbuccia da sola. Ricorda che, a seconda di quanto vorrai il movimento finale fluido, avrai bisogno di più immagini intermedie.

4) Scatta la serie di fotografie. Inizia a registrare le immagini, iniziando dalla posizione iniziale degli oggetti scelti. Prosegui facendogli compiere movimenti piccolissimi, continuando a scattare foto ad ogni singolo spostamento. Puoi muovere un solo pezzo per volta, oppure scegliere di eseguire più movimenti contemporaneamente.

5) Programma di editing e montaggio. Una volta scattate le foto, avrai bisogno di un programma per metterle in sequenza e simulare il movimento. Personalmente, utilizzo Photoshop, ma esistono molti alti programmi che permettono questa tipologia di montaggio, anche quelli dedicati al video-editing.

 

Ora sei pronto! Arriva la parte dove devi metterci del tuo: a seconda di cosa hai scelto di riprendere, pensa sempre a modi creativi e originali per ingannare l’occhio. Nell’augurarti una buona creazione di contenuti, ti lascio un piccolo backstage dei contenuti stop-motion di unboxing che ho creato per il mio profilo Instagram.

Stai cercando qualcuno che sappia creare degli stop motion per la tua attività?

Hai provato a creare animazioni in stop-motion, ma non sei soddisfatto? Oppure hai scelto di delegare questo lavoro a qualcuno?

Contattami utilizzando la form in questa pagina. Se non vuoi perderti nessuno dei miei contenuti e altri utili consigli su come creare dei contenuti originali per la tua attività, seguimi su Instagram: mi trovi come @jessicazufferli!

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